Salta al contenuto principale

Formazione in situazione

A seguito dell’Avviso regionale per l’attivazione di “INTERVENTI PER L’INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA DI SOGGETTI VULNERABILI”, avviamo un percorso di “<strong>Formazione in situazione</strong>” rivolto a giovani e adulti con disabilità iscritti al Collocamento Mirato L. 68/99.

A seguito dell’Avviso regionale per l’attivazione di “INTERVENTI PER L’INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA DI SOGGETTI VULNERABILI”, avviamo un percorso di “Formazione in situazione” rivolto a giovani e adulti con disabilità iscritti al Collocamento Mirato L. 68/99. Questo percorso prevede: • 40 ore di formazione in aula (Formazione obbligatoria sulla sicurezza, orientamento al lavoro, comunicazione nei contesti di lavoro); • 480 ore di stage in azienda (ogni allievo svolge lo stage in un’azienda con mansioni definite in base alle esigenze aziendali e alle caratteristiche della persona); • 80 ore di back office (attività svolta dal Centro di Formazione a supporto della riuscita del percorso formativo e di inserimento). Inoltre fa riferimento al modello “place and train” che sposta la formazione dall’aula all’azienda (con una formazione in situazione sia per il lavoratore con disabilità, sia per il contesto aziendale con cui si relaziona). L’obiettivo del lavoro di inserimento in azienda è cercare di trasformare le barriere materiali e immateriali in facilitatori, in modo da creare l’accomodamento ragionevole, in un’ottica di autentico inserimento lavorativo, necessario e utile all’azienda. Le attività progettuali sono supportate dal punto di vista metodologico dal Dipartimento per la Vita Indipendente (DI.V.I.) dell’Università di Torino e dallo staff della prof.ssa Marchisio (https://www.centrostudidivi.unito.it/home). Il personale coinvolto nelle relazioni con le aziende (responsabile del corso e tutor formativi) è formato e supervisionato dal centro DI.V.I. per l’utilizzo di un modello di intervento già sperimentato in diversi territori piemontesi ed in altre regioni. Il riferimento teorico è la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, elaborata nel 2006 che è stata ratificata dall’Italia nel 2009 (Legge n°18 del 3 marzo 2009). L’articolo 27 è dedicato al lavoro che viene considerato alle stesse condizioni degli altri: contrattualizzato, pagato e nei contesti di tutti. Il lavoro costituisce una componente del progetto di molte persone con disabilità e delle loro famiglie. Si rende quindi necessario mettere a punto sostegni che consentano a tutti di accedere al lavoro “su base di uguaglianza con gli altri”. La Convenzione ONU porta ad un cambiamento radicale delle metodologie per sostenere il lavoro: è necessario passare dall'idea di “inserire” la persona con disabilità in un contesto all'idea di “modificare il contesto”. Ciò significa che non è la persona a dover raggiungere un livello di funzionamento che le consenta di essere inserita in quel contesto lavorativo, ma è il contesto lavorativo che deve essere sostenuto a modificarsi per consentire la piena partecipazione. La nostra proposta alle aziende prevede la possibilità di inserire in stage per 480 ore (20 ore/settimana da aprile a novembre con interruzione ad agosto) una persona iscritta al Collocamento Mirato che, a seguito dell’esperienza maturata, potrà essere confermata con un tirocinio o un contratto di assunzione (anche in apprendistato), consentendo così all’azienda di assolvere l’obbligo della L. 68/99 e attuare un percorso di valorizzazione delle differenze anche in riferimento al proprio bilancio sociale.
Pubblicato il
CODICE MECCANOGRAFICO
TOCF00600T